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La nonviolenza di Leone XIV

       "Per tre volte ha voluto richiamare ed insistere sul concetto di nonviolenza. Il Pontificato di Papa Leone si è aperto nel segno della ricerca di vie di pace: “c’è troppa violenza nel mondo, nelle società”. In continuità con Papa Francesco, la scelta della nonviolenza viene indicata come strada privilegiata e ineludibile: - “La nonviolenza come metodo e stile deve contraddistinguere le nostre decisioni, relazioni, azioni” è il primo passo che Leone ci invita a fare; - “I giovani hanno bisogno di testimoni di uno stile di vita diverso, nonviolento” è la seconda motivazione che ci viene offerta; - “Quando coloro che hanno subito ingiustizia e violenza sanno resistere alla tentazione della vendetta, diventano i protagonisti più credibili di processi nonviolenti di costruzione della pace” è il terzo fondamento di questo percorso di pensiero e azione. Oggi chi resiste alla tentazione della violenza, a Gaza come in Ucraina, tra le vittime dell’ingiusta occupazione e...

1° Dicembre in Russia: giornata dei prigionieri per la Pace

      Gli obiettori di coscienza russi lanciano un’altra sfida al regime di Putin.

Alle 17:00 ora di Mosca si terrà un “incontro online” pubblico sotto forma di chiamata Telegram, in solidarietà con le persone imprigionate per le loro posizioni contro la guerra. Oggi, primo dicembre, è la Giornata dei prigionieri per la pace, promossa dalla  più antica organizzazione pacifista, la War Resisters’ International con sede a Londra. Il Movimento degli Obiettori di Coscienza Russi ha documentato centinaia di casi di persone detenute nelle carceri russe per essersi espresse pubblicamente o aver partecipato ad una manifestazione contro la guerra. È un elenco incompleto di chi si è esposto nel lavoro per la pace e di chi ha rifiutato di prendere le armi e prestare servizio militare. I nonviolenti che protestano contro la guerra d’invasione in Ucraina subiscono una durissima repressione.

Dal febbraio 2022 le autorità russe hanno aperto più di 230 procedimenti penali contro cittadini russi che si sono opposti alla cosiddetta “operazione speciale” in Ucraina. La maggior parte di questi casi sono stati avviati a seguito di azioni nonviolente, classificate reati, come post sui social network, proteste pacifiche e distribuzione di stampa clandestina o persino aver applicato adesivi contro la guerra. (continua su Azione nonviolenta)

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