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Open day in caserma? Il sindaco di Capaci non è d'accordo...

Capaci (foto di Federico Patti da Wikipedia)  (e neanche noi...)     Ecco quanto è successo (da Il Fatto Quotidiano , articolo di Alex Corlazzoli)     "È polemica a Capaci (Palermo) sulla scelta della scuola secondaria “Biagio Siciliano-De Gasperi” di organizzare a gennaio una specie di open day sull’esercito italiano alla caserma “Euclide Turba”. Da una parte la preside Maria Ausilia Lupo che difende la sua scelta, dall’altra il sindaco Pietro Puccio che ha invitato i genitori degli studenti delle terze medie coinvolte a non dare la liberatoria.       A far saltare sulla poltrona il sindaco è stata la comunicazione che la dirigente scolastica Maria Ausilia Lupo, ha inviato alle famiglie: “Gli alunni saranno ospiti del 46esimo Reggimento Trasmissioni presso la Caserma Euclide Turba di Palermo, per partecipare ad un Open Day dedicato alla scoperta delle attività, dei mezzi e delle professionalità dell’Esercito italiano. L’iniziativa è rivolta a tut...

1° Dicembre in Russia: giornata dei prigionieri per la Pace

      Gli obiettori di coscienza russi lanciano un’altra sfida al regime di Putin.

Alle 17:00 ora di Mosca si terrà un “incontro online” pubblico sotto forma di chiamata Telegram, in solidarietà con le persone imprigionate per le loro posizioni contro la guerra. Oggi, primo dicembre, è la Giornata dei prigionieri per la pace, promossa dalla  più antica organizzazione pacifista, la War Resisters’ International con sede a Londra. Il Movimento degli Obiettori di Coscienza Russi ha documentato centinaia di casi di persone detenute nelle carceri russe per essersi espresse pubblicamente o aver partecipato ad una manifestazione contro la guerra. È un elenco incompleto di chi si è esposto nel lavoro per la pace e di chi ha rifiutato di prendere le armi e prestare servizio militare. I nonviolenti che protestano contro la guerra d’invasione in Ucraina subiscono una durissima repressione.

Dal febbraio 2022 le autorità russe hanno aperto più di 230 procedimenti penali contro cittadini russi che si sono opposti alla cosiddetta “operazione speciale” in Ucraina. La maggior parte di questi casi sono stati avviati a seguito di azioni nonviolente, classificate reati, come post sui social network, proteste pacifiche e distribuzione di stampa clandestina o persino aver applicato adesivi contro la guerra. (continua su Azione nonviolenta)

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