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Addio alle armi: XV Forum internazionale dell'altra Cernobbio

      L’alternativa del popolo della pace al riarmo: il 5 e 6 settembre si terrà il Forum dell’Altra Cernobbio. Un appuntamento che parte da analisi e confronto sulla situazione attuale, ma che 𝐡𝐚 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐥𝐚 𝐝𝐞𝐟𝐢𝐧𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐞 𝐢𝐥 𝐥𝐚𝐧𝐜𝐢𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐨𝐫𝐬𝐢 𝐝𝐢 𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐬𝐚. 𝐏𝐞𝐫 𝐧𝐨𝐧 𝐚𝐫𝐫𝐞𝐧𝐝𝐞𝐫𝐬𝐢 𝐚𝐥𝐥’𝐢𝐝𝐞𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐥𝐞 𝐬𝐜𝐞𝐥𝐭𝐞 𝐝𝐢 𝐫𝐢𝐚𝐫𝐦𝐨 𝐞 𝐦𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐬𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐢𝐯𝐞𝐧𝐮𝐭𝐞 𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐬𝐜𝐢𝐧𝐝𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢 𝐞 𝐚𝐝𝐝𝐢𝐫𝐢𝐭𝐭𝐮𝐫𝐚 “𝐨𝐛𝐛𝐥𝐢𝐠𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐞”, ma portare al centro del dibattito una prospettiva di pace positiva e giustizia sociale.       Perché 𝐚𝐥𝐥’𝐄𝐮𝐫𝐨𝐩𝐚 𝐞 𝐚𝐥 𝐦𝐨𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐞𝐫𝐯𝐞 𝐮𝐧 “𝐏𝐞𝐚𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐚𝐥” 𝐜𝐚𝐩𝐚𝐜𝐞 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐭𝐞𝐠𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐩𝐨𝐩𝐨𝐥𝐢, 𝐜𝐨𝐦𝐮𝐧𝐢𝐭𝐚̀, 𝐚𝐦𝐛𝐢𝐞𝐧𝐭𝐞, 𝐝𝐞𝐦𝐨𝐜𝐫𝐚𝐳𝐢𝐚 dalle scelte rapaci degli interessi armati. Saranno questi i contenuti, cruciali e non più rimandabili...

La nonviolenza di Leone XIV

       "Per tre volte ha voluto richiamare ed insistere sul concetto di nonviolenza.
Il Pontificato di Papa Leone si è aperto nel segno della ricerca di vie di pace: “c’è troppa violenza nel mondo, nelle società”. In continuità con Papa Francesco, la scelta della nonviolenza viene indicata come strada privilegiata e ineludibile:
- “La nonviolenza come metodo e stile deve contraddistinguere le nostre decisioni, relazioni, azioni” è il primo passo che Leone ci invita a fare;
- “I giovani hanno bisogno di testimoni di uno stile di vita diverso, nonviolento” è la seconda motivazione che ci viene offerta;
- “Quando coloro che hanno subito ingiustizia e violenza sanno resistere alla tentazione della vendetta, diventano i protagonisti più credibili di processi nonviolenti di costruzione della pace” è il terzo fondamento di questo percorso di pensiero e azione.
Oggi chi resiste alla tentazione della violenza, a Gaza come in Ucraina, tra le vittime dell’ingiusta occupazione ed oppressione, e chi resiste alla tentazione della violenza, in Israele come in Russia, tra gli occupanti e gli oppressori, sono gli obiettori di coscienza e i disertori del militarismo. 
Hanno rinunciato alla vendetta Maoz Inon e Aziz Sarah, l’israeliano e il palestinese a cui la guerra ha strappato gli affetti più cari, e che hanno saputo riconoscere nell’altro la persona e non il nemico, che Papa Francesco abbracciò insieme. Ha rinunciato alla vendetta anche Olga Karach, la leader nonviolenta bielorussa, difensora dei diritti umani e degli obiettori di coscienza che rifiutano l’esercito, oppositrice al regime e per questo minacciata di morte ed esule in Lituania, premio Langer per la pace 2023. 
     Ora Maoz, Aziz ed Olga, che hanno potuto incontrare il Papa, sono dei testimoni di pace anziché dei moltiplicatori di odio, come la logica della violenza avrebbe voluto. 
La nonviolenza li ha trasformati.
     Conversione-testimonianza, stile di vita, metodo di lavoro, sono le parole chiave del messaggio nonviolento che Papa Leone ci ha donato per il Giubileo della Pace.
Il Movimento Nonviolento, che con tante altre associazioni dell’arcipelago pacifista ha partecipato all’Udienza privata che si è svolta il 30 maggio nella Sala Clementina del Vaticano, lo ringrazia di cuore e accoglie il suo invito: “Disarmare i cuori, gli sguardi, le menti”. 
    Il disarmo è la via maestra per arrivare alla pace. E la pace, ci ha detto ancora Papa Leone, “passa per la cura di relazioni di giustizia tra tutti gli esseri viventi”, una visione in piena sintonia con la filosofia nonviolenta di Aldo Capitini, di Gandhi e di Martin Luther King, i maestri che ancora oggi ci ispirano.
    Rifiutare la violenza, rifiutare la menzogna, rifiutare le armi, sono gli imperativi categorici di oggi, che il Movimento Nonviolento attua nella Campagna di Obiezione alla guerra, il cui simbolo (le due mani che spezzano il fucile) abbiamo donato a Papa Leone per ringraziarlo dell’invito che ci ha fatto.
     Papa Leone XIV ha incontrato i rappresentanti dei movimenti popolari che avevano dato vita all’Arena di pace del 2024. Questo appuntamento era già stato calendarizzato con Papa Francesco prima della sua malattia e morte, grazie alla volontà del Vescovo di Verona, mons. Domenico Pompili, per restituire la visita e proseguire il dialogo tra i movimenti popolari e la Santa Sede."

Un dialogo che vogliamo coltivare.

P.S. Della delegazione del MN, facevano parte, oltre al Presidente: Caterina Del Torto della Segreteria, Daniele Taurino del Direttivo, Marzio Marzorati, Vincenzo Taurino, Daniele Quilli del Comitato di Coordinamento, Laura Pangrazio e Francesco Tosoni, servizio-civilisti. Con noi anche Olga Karach e Alexia Tsouni di Ebco/Beoc Ufficio Europeo Obiezione di coscienza.

Mao Valpiana, presidente del Movimento nonviolento italiano

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