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Strategie dell'azione nonviolenta: il dialogo

Jean Goss        Il dialogo è l’arma più leggera e facile della nonviolenza. Il nonviolento non abbandona mai il dialogo. Ma se il dialogo viene rifiutato lui arriva addirittura a provocarlo. (…)      Ho partecipato al primo convegno tra cristiani e marxisti dell’Est e dell’Ovest che si è tenuto a Salisburgo. (…)      C’erano quasi 400 tra marxisti e cristiani dell’Est e dell’Ovest. C’erano uomini importanti. Dopo due giorni ero esausto. Dissi a mia moglie: «Non ne posso più» (…) Allora chiesi la parola. Dissi pressappoco così: «Abbiamo voluto fare un dialogo fra cristiani e marxisti. Va bene. Questo è il primo passo sulla strada del dialogo. Ma cosa abbiamo fatto per due giorni? Due monologhi.  Cioè i cristiani sono venuti alla tribuna e hanno detto tutti i crimini, tutti i gulag, tutti i massacri che hanno fatto i marxisti. Ed in seguito hanno esposto la loro verità di cristiani. I marxisti a loro volta hanno preso la parola ed hanno parlato delle crociate, delle guerre sante, di tut

Fuori la guerra dalla Storia...


"Questa mattina almeno 5.000 partecipanti, quasi tutti giovani. La mia domanda, che è il mio cruccio e la mia speranza, quanti di queste partecipanti - adulti e ragazzi - sono disposti ad andare oltre la mobilitazione occasionale "a poco prezzo" (una bella passeggiata sotto un sole primaverile) e a dedicare ogni settimana qualche ora a istruirsi sulla nonviolenza e a sperimentare azioni nonviolente? In Italia, anche in Sicilia, anche a Palermo ci sono vari centri di ricerca/azione sulla pace e sulla nonviolenza: contattateci, venite a darci una mano. Le grandi battaglie non si improvvisano. Quelle nonviolente ancor meno di quelle militari." 
(Augusto Cavadi)




























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