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La nonviolenza di Leone XIV

       "Per tre volte ha voluto richiamare ed insistere sul concetto di nonviolenza. Il Pontificato di Papa Leone si è aperto nel segno della ricerca di vie di pace: “c’è troppa violenza nel mondo, nelle società”. In continuità con Papa Francesco, la scelta della nonviolenza viene indicata come strada privilegiata e ineludibile: - “La nonviolenza come metodo e stile deve contraddistinguere le nostre decisioni, relazioni, azioni” è il primo passo che Leone ci invita a fare; - “I giovani hanno bisogno di testimoni di uno stile di vita diverso, nonviolento” è la seconda motivazione che ci viene offerta; - “Quando coloro che hanno subito ingiustizia e violenza sanno resistere alla tentazione della vendetta, diventano i protagonisti più credibili di processi nonviolenti di costruzione della pace” è il terzo fondamento di questo percorso di pensiero e azione. Oggi chi resiste alla tentazione della violenza, a Gaza come in Ucraina, tra le vittime dell’ingiusta occupazione e...

La coscienza dice NO alla guerra

       "La cinquantina di guerre attualmente in corso sulla faccia della Terra possono provocare o assuefazione (ed è ciò che avviene nella maggioranza degli esseri umani non coinvolti direttamente) o sconforto emotivo (ed è ciò che avviene in sparute minoranze di persone più sensibili). Ma è possibile un terzo tipo di reazione, combinato disposto di lucidità mentale e di sincera compassione per la sofferenza dei viventi: attrezzarsi per una gestione nonviolenta dei conflitti in atto e, soprattutto, per prevenire gli imminenti.

Cosa significa davvero gestione nonviolenta di un conflitto? E’ una via praticabile o un sogno irrealizzabile? Ci sono precedenti storici convincenti? Cosa può fare il cittadino “comune” per condizionare le scelte politiche dei governi nazionali?

     A queste e altre domande risponde l’ultimo, corposo, dei quaderni “Satyāgraha” (pubblicati da anni dal Centro Gandhi di Pisa) intitolato La coscienza dice no alla guerra. Per un rilancio dell’obiezione di coscienza e per una nuova idea di difesa, a cura di E. Sanfilippo e A. C. Raineri, pp. 190, euro 20,00) che verrà presentato nei prossimi giorni a Napoli il 19 maggio, a Veroli (FR) il 20 maggio, a Roma il 21 maggio, a Trento il  23 maggio, a Bolzano il 26 maggio, a San Gimignano (SI) il  28 maggio, a Pisa il 30 maggio, a Ivrea (TO) il 3 giugno, a Castellazzo Novarese (NO) il 4 giugno, a Torino il 5 giugno e a Busca (CN) il 6 Giugno.
(per i dettagli sui luoghi delle presentazioni e per l'acquisto del libro: com.arcadishantidas@libero.it)

       Come indicato da titolo e sottotitolo, la chiave di lettura del volume monografico è l’obiezione di coscienza al servizio militare che ha (come ricorda già nella Prefazione Alex Zanotelli) una storia antica almeno duemila anni: “Noi cristiani abbiamo tradito il vangelo di Gesù. Eppure, le prime comunità cristiane per ben tre secoli praticarono la nonviolenza di Gesù, pagando con la morte il loro rifiuto di entrare nelle legioni romane. Ed hanno messo in profonda crisi l’Impero Romano” (p. 8). Dall’imperatore Costantino in poi, invece, le Chiese (con poche eccezioni) hanno benedetto gli eserciti perfino di cristiani contro cristiani, come sta avvenendo in Russia ed Ucraina."

Augusto Cavadi

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