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Pasquale Pugliese analizza le parole del Censis su italiani e guerra...

  In chiaro, ecco le considerazioni di Pasquale Pugliese:  "Tutta colpa dei pacifisti! Gli italiani ‘impreparati alla guerra’ bacchettati dal Censis Forse all’Istituto bisognerebbe fare un corso accelerato sulla lingua della Costituzione, specificando il significato del verbo “ripudiare” la guerra . La recente indagine del Censis “Gli italiani e la guerra” descrive un Paese che ha una diffusa coscienza pacifista, molto più profonda delle sue classi dirigenti. Alla domanda “come reagirebbe se l’Italia fosse coinvolta direttamente in una guerra e fosse richiamato dalle Forze armate?” Il 39% protesterebbe in quanto pacifista e il 19% diserterebbe: solo il 16% si dichiara pronto a combattere. Inoltre, l’opinione dominante è che l’Italia debba restare fuori dai teatri di guerra: “è il ritratto di un’Italia che rifiuta la retorica bellicista”, scrive il Censis. Se pure il 25% sostiene che “dobbiamo investire nella nostra difesa militare, anche riducendo la spesa pubblica per la sani...

Obiezione alla guerra: tour in Italia dal 15 al 27 ottobre di testimoni di nonviolenza da Israele e Palestina

     Sofia Orr e Daniel Mizrahi vengono da Israele, hanno rifiutato armi e divisa, sono obiettori di coscienza e per questo reduci dal carcere.

Tarteel Yasser Al Junaidi e Aisha Amer vengono dalla Palestina, sono attiviste nonviolente e difendono i diritti umani, contro l’occupazione.

Quattro testimoni di pace, che credono nel dialogo, e lavorano insieme, come “gruppo misto” israelo-palestinese. Rappresentano due importanti movimenti: Mesarvot, che è una rete di giovani attivisti israeliani che rifiutano di prestare il servizio militare obbligatorio, e Community Peacemaker Teams – Palestina (CPT) che sostiene la resistenza di base nonviolenta guidata dai palestinesi contro l’occupazione israeliana.

Invitati dalla Campagna per l’Obiezione alla guerra, saranno ospiti, con conferenze stampa e iniziative pubbliche, con il seguente calendario nel mese di ottobre:

martedì 15, arrivo a Milano Malpensa

mercoledì 16, Milano

giovedì 17, Verona

venerdì 18, Verona

sabato 19, Bologna

domenica 20, Parma

domenica 20, Reggio Emilia

lunedì 21, Firenze

martedì 22, Firenze

mercoledì 23, Roma

giovedì 24, Roma

venerdì 25, Roma

sabato 26, Bari

domenica 27: partenza da Bari Palese

Un tour di 10 giorni, da Milano a Bari, per far conoscere all’opinione pubblica italiana i volti e la voce di chi, dentro alla follia della guerra, già realizza progetti di pace, a partire dal rifiuto della violenza e delle armi. La richiesta è di sostenere concretamente e politicamente i movimenti nonviolenti, gli obiettori di coscienza, i pacifisti che lavorano per la convivenza dei due popoli. La richiesta di pace che si alza dalle popolazioni civili, è l’unica alternativa alla violenza cieca dell’esercito e dei gruppi armati che a Gaza, in Cisgiordania, in Libano e in Israele stanno seminando odio e vendetta. La spirale che ci sta portando al terzo conflitto mondiale può essere spezzata: l’obiezione alla guerra è il primo passo. Per questo chiediamo alle istituzioni, all’Unione Eurpea, al nostro governo, di riconoscere lo status di rifugiati politici a tutti gli obiettori di coscienza, disertori, renitenti alla leva, che fuggono dalle guerre e chiedono asilo e protezione.

Durante tutto il tour, i 4 testimoni saranno accompagnati e tradotti da Daniele Taurino, presidente di EBCO-BEOC (Ufficio Europeo Obiezione di Coscienza).


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