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Strategie dell'azione nonviolenta: il dialogo

Jean Goss        Il dialogo è l’arma più leggera e facile della nonviolenza. Il nonviolento non abbandona mai il dialogo. Ma se il dialogo viene rifiutato lui arriva addirittura a provocarlo. (…)      Ho partecipato al primo convegno tra cristiani e marxisti dell’Est e dell’Ovest che si è tenuto a Salisburgo. (…)      C’erano quasi 400 tra marxisti e cristiani dell’Est e dell’Ovest. C’erano uomini importanti. Dopo due giorni ero esausto. Dissi a mia moglie: «Non ne posso più» (…) Allora chiesi la parola. Dissi pressappoco così: «Abbiamo voluto fare un dialogo fra cristiani e marxisti. Va bene. Questo è il primo passo sulla strada del dialogo. Ma cosa abbiamo fatto per due giorni? Due monologhi.  Cioè i cristiani sono venuti alla tribuna e hanno detto tutti i crimini, tutti i gulag, tutti i massacri che hanno fatto i marxisti. Ed in seguito hanno esposto la loro verità di cristiani. I marxisti a loro volta hanno preso la parola ed hanno parlato delle crociate, delle guerre sante, di tut

Per fermare la guerra, bisogna non farla


Carlo Rovelli, fisico teorico, è il nuovo testimone della Campagna di Obiezione alla guerra del Movimento Nonviolento.
In occasione del 15 maggio, giornata internazionale dell’obiezione di coscienza, il Movimento Nonviolento diffonde un video di due minuti, nel quale il fisico Rovelli dichiara il proprio sostegno agli obiettori, disertori, renitenti alla leva di Russia, Bielorussia e Ucraina, chiedendo per loro accoglienza, protezione e asilo da parte del nostro Paese.

"La Campagna di Obiezione alla guerra aiuta concretamente chi già oggi si sottrae alla follia bellica, chi rifiuta le armi, chi non indossa la divisa: obiettori di coscienza, disertori, renitenti alla leva russi, bielorussi, ucraini. I nonviolenti, i pacifisti dell'una e dell'altra parte sono gli unici che già si parlano, che lavorano insieme, che cercano vie comuni e possibili di pace.
Per fermare la guerra bisogna non farla, per cessare il fuoco bisogna non sparare.
Per questo sostengo la Campagna di Obiezione alla guerra del Movimento Nonviolento: per la difesa legale degli obiettori, per il diritto di asilo e protezione ai giovani russi, bielorussi, ucraini che cercano accoglienza in Europa e chiedono il riconoscimento dello status di rifugiati politici.
Al delirio del predominio militare globale contrapponiamo la logica della pace e della collaborazione."
Carlo Rovelli, fisico teorico

Contribuisci con un versamento su IBAN IT35 U 07601 11700 0000 18745455, intestato al
Movimento Nonviolento, causale “Campagna Obiezione alla guerra”. Grazie.
I fondi raccolti dalla Campagna vengono utilizzati per finanziare i movimenti nonviolenti di Russia,
Bielorussia e Ucraina nelle loro attività, per garantire la difesa legale agli obiettori e disertori dei
tre paesi, per organizzare le missioni di pace e solidarietà con le vittime della guerra, per ospitare
in Italia esponenti nonviolenti coinvolti nel conflitto, per il lavoro di testimonianza e informazione.

In continuità con la Campagna italiana, il Movimento Nonviolento partecipa anche alla
#ObjectWarCampaign promossa dalle reti internazionali IFOR, WRI, EBCO-BEOC, Connection
e.V., che chiede, alle massime istituzioni dell'Unione Europea e del Consiglio d'Europa, protezione
per coloro che nei paesi coinvolti si rifiutano di prendere parte al conflitto in armi.

Movimento Nonviolento
www.azionenonviolenta.it

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