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La nonviolenza come energia politica, oltre la contrapposizione pace/guerra

       "Riconosciamolo: Tolstoj – che amo – ci ha rovinato. Con quel titolo monumentale, Guerra e Pace, ha incastonato due parole agli antipodi in un solo respiro, in un abbraccio tanto letterario quanto culturale. Ha svelato l’intimità dell’animo umano, sì, ma al prezzo di un fraintendimento che ci accompagna ancora oggi. Da allora - ovviamente non è solo Tolstoj il “responsabile” -, quasi senza accorgercene, abbiamo accettato un’idea tanto comoda quanto fuorviante: la pace è ciò che accade quando la guerra finisce.     E invece no. Se la pensiamo così la pace non accadrà mai. La pace non è l’opposto della guerra, né tantomeno il suo “dopo”. La pace non ha niente a che fare con la guerra e non sopporta questo binomio. Non è un vuoto - infatti si sa cosa è finito, ma nessuno sa cosa potrebbe iniziare - e non è una tregua. Guerra-tregua è un buon binomio. Pace non è accostabile: è come avvicinare due poli uguali di una calamita. È una realtà piena, viva, pr...

Campagna per l'obiezione alla guerra

 

Ad aprile di quest’anno il Movimento nonviolento nazionale ha promosso la campagna di Obiezione alla guerra: una breve dichiarazione, dal valore etico e simbolico, che ogni cittadino/a italiano/a può sottoscrivere per manifestare la propria ferma opposizione alla barbara, ma ancora dominante e ahimè attiva, idea che la guerra sia un mezzo di risoluzione dei conflitti.

In conformità a quanto previsto dall’articolo 11 della Costituzione, che recita “L’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione per le controversie internazionali”, aderiamo (uomini, donne, giovani o meno giovani) convintamente a tale campagna di Obiezione alla guerra promossa dal Movimento Nonviolento in Italia.

L’elenco dei nominativi di tutti coloro che si dichiareranno sin d’ora Obiettori alla guerra verrà consegnato al Presidente della Repubblica (che è anche Capo delle Forze Armate), al Presidente del Consiglio, al Ministro della Difesa e al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano. Un segnale chiaro e diretto per dire che noi italiani siamo contrari a qualsiasi idea di conflitto armato.

Sia chiaro che gli aderenti non si vogliono comunque sottrarre al dovere di difendere il nostro Paese e le nostre comunità, e si dichiarano disponibili ad apprendere le tecniche di Difesa popolare nonviolenta, già sperimentate con successo in passato in molti altri paesi.

Per saperne di più ed eventualmente aderire, vedi la Campagna 

“Obiezione alla guerra” del Movimento Nonviolento, con il

testo della dichiarazione, al seguente link:


Sul sito troverai tutte le indicazioni per aderire alla campagna. Potrai farlo on-line oppure scaricando la dichiarazione cartacea che potrai inviare tu stessa/o  all'indirizzo:  Movimento Nonviolento, via Spagna 8, 37123 Verona

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