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Campagna per l'obiezione di coscienza

Campagna per l'obiezione alla guerra

  Ad aprile di quest’anno il Movimento nonviolento nazionale ha promosso la campagna di Obiezione alla guerra: una breve dichiarazione, dal valore etico e simbolico, che ogni cittadino/a italiano/a può sottoscrivere per manifestare la propria ferma opposizione alla barbara, ma ancora dominante e ahimè attiva, idea che la guerra sia un mezzo di risoluzione dei conflitti. In conformità a quanto previsto dall’articolo 11 della Costituzione, che recita “L’Italia ripudia la guerra come mezzo di risoluzione per le controversie internazionali”, aderiamo (uomini, donne, giovani o meno giovani) convintamente a tale campagna di Obiezione alla guerra promossa dal Movimento Nonviolento in Italia. L’elenco dei nominativi di tutti coloro che si dichiareranno sin d’ora Obiettori alla guerra verrà consegnato al Presidente della Repubblica (che è anche Capo delle Forze Armate), al Presidente del Consiglio, al Ministro della Difesa e al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano. Un segnale chiar...

Fuori la guerra dalla Storia

      Le evoluzioni recenti dimostrano, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che la guerra è un mezzo sanguinario e assolutamente 'inutile' per risolvere in modo giusto i conflitti internazionali: nel conflitto ucraino-russo sono morti pare circa 1.000.000 tra soldati russi e soldati (e civili) ucraini: perché? per chi? L'esito di una guerra non dà ragione a chi ha ragione (e poi spesso non è possibile separare con l'accetta torti e ragioni) ma a chi ha più armi di distruzione.
Quindi, grazie al Presidio delle donne che, il 24 febbraio scorso, come il 24 di ogni mese da tre anni, ha manifestato a Palermo davanti al teatro Politeama per dire alla città: Fuori la guerra dalla Storia.
     Con vari interventi e con i cartelloni allestiti, sono stati ricordati i terribili fronti di guerra oggi esistenti nel nostro martoriato pianeta.
      













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