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Anche Gandhi, oggi, avrebbe inviato armi all'Ucraina?

         “In No alla guerra ma le armi vanno inviate (La Stampa, 6.3.22) il teologo Vito Mancuso aveva arruolato, a favore dell’invio di armi all’Ucraina, addirittura Gandhi. La sua riflessione impiantava il problema, sostanzialmente, nei soliti termini dicotomici di scelta tra aiuto militare e nessun aiuto concreto. Evitava, cioè, la domanda fondamentale: se esistano altri modi possibili per sostenere un popolo invaso.      Il che, nel caso in cui si citi il maestro della nonviolenza, dovrebbe essere, a mio parere, proprio la prima domanda. Invece, in linea con il comune pensiero non-nonviolento , Mancuso cercava argomenti che giustificassero il ricorso alla violenza (ovviamente, violenza di difesa). In quest'ottica, egli citava il ben noto passo di Gandhi in cui, appunto per chiarire il dovere, in certi casi perfino di uccidere, viene ipotizzato il caso di un pazzo, cioè di una persona con cui non si riescano a trovare modi di interazione intell...

Franz Jägerstätter, il contadino che disse no a Hitler

 Franz Jägerstätter, il contadino che disse no a Hitler: per saperne di più qui un link e qui un altro



Dalla newsletter curata da Giampiero Girardi:

LE CELEBRAZIONI 2025 nell''82° ANNIVERSARIO DELLA MORTE

Ogni anno ci si ritrova in questo paesino sperduto. C'è gente da diverse parti d'Europa. Quest'anno sono state 26 le persone provenienti dall'Italia, circa un terzo dei partecipanti complessivi.

Lo facciamo per fare memoria e per rendere omaggio ad una delle figure più significative del XX secolo nel nostro continente. Vogliamo che il senso della sua testimonianza si diffonda e sia di guida in un mondo che sembra tornare al buio di un passato che credevamo sepolto nel tempo.

Angosciati dalle guerre guerreggiate sempre più vicine a noi, che mostrano tutto l'orrore ma anche l'assurdità e l'inutilità della guerra, sopraffatti dal diffondersi di una cultura ed una mentalità che danno per scontata la possibilità della guerra (oltre a dilapidare per essa ingenti risorse sottratte ad usi sociali), andiamo a St. Radegund per riassaporare la forza, il coraggio, la determinazione, la coerenza, la capacità di discernimento che sono stati di Franz. Chiedendogli di farcene almeno un poco capaci nel momento in cui ci è dato di vivere.

Le relazioni del 9 agosto:

La sala del municipio, nuova location per questo incontro (che di solito si teneva in parrocchia) era gremita da oltre 100 persone. Dopo l'introduzione di Georg e Uschi (dell'organizzazione), hanno parlato Erna Putz (clicca qui per leggere la sua relazione) e Wolfgang Palaver (clicca qui per la relazione).

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