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Senza sparare un colpo: trame di pace nella pratica politica di Vandana Shiva

      In un suo saggio del 2001 sulla necessità per le donne di proferire sulla guerra una «parola altra, una parola per la pace», Françoise Duroux affermava:   Evitare una guerra richiede una quarta ghinea, un supplemento all’istruzione di Arthur. Perché evitare la guerra supporrebbe degli spostamenti dell’immaginario che riguardano sia gli uomini che le donne, sempre che queste categorie siano ancora rilevanti. (…) Freud termina la sua risposta ad Einstein [nel celebre carteggio] con una frase: “Tutto ciò che promuove l’evoluzione civile lavora anche contro la guerra.” 1      Partendo da questa riflessione, ci domandiamo se una quarta ghinea sia possibile spenderla per una donna che, smascherando le fondamenta del pensiero bellicista, è capace di tessere trame di pensiero e azioni per promuovere l’evoluzione civile.  Troviamo nell’ «impertinenza» di Vandana Shiva il motivo per cui investire questa quarta ghinea… Dobbiamo rifarci al suo intervent...

Per la Global Sumud Flotilla

APPOGGIO ALLA GLOBAL SUMUD FLOTILLA
  
AL GOVERNO ISRAELIANO, AL GOVERNO ITALIANO:

«Signori componenti del Governo di Israele (e Governi occidentali, e italiano in primis),
avevamo intenzione di scrivervi già da qualche giorno e le recentissime dichiarazioni del ministro Ben-Gvir ci inducono a farlo senza ulteriormente perdere tempo.
    Come saprete, la Flotilla è fatta di donne e uomini, giovani e meno giovani, che con piccole imbarcazioni forse non proprio tutte adatte ad affrontare i pericoli del mare intende portare viveri e medicine agli affamati di Gaza, civili tra cui moltissime donne e moltissimi bambini di cui già un numero fin troppo elevato ha pagato e continua a pagare il prezzo di un conflitto che potrebbe essere risolto – che potrà essere effettivamente risolto solo – con il cessate il fuoco e il dialogo.
      È fondamentale chiarire che il battere bandiera palestinese va riferito al fatto che è a loro che portano cibo e farmaci perché sono loro a trovarsi nelle misere condizioni che tutto il mondo vede.
 Chiariamo inoltre, senza mezzi termini, che noi e la Flotilla siamo del tutto distanti da qualsiasi idea di violenza (da qualsiasi parte essa possa provenire), figuriamoci di terrorismo come invece è stato detto! L’azione non intende essere nemmeno una sfida al Governo israeliano; intende solo portare a esseri umani ciò a cui in quanto tali hanno elementarmente diritto: sfamarsi e curarsi.
Chiediamo sì, a voi e a Hamas, di deporre le armi per arrivare ad un accordo, umano, rispettoso, equo, tra i due popoli, perché il diritto dei popoli comprende anche la pace a cui arrivare con mezzi pacifici; ma soprattutto, in questo momento, chiediamo a voi governanti di Israele di lasciare passare la Flotilla e farle svolgere il compito che vorreste fosse svolto anche per voi se la situazione si fosse presentata a parti invertite, con voi ridotti alla fame. Perché anche a parti invertite, ve lo assicuriamo, si sarebbe fatto lo stesso. Noi consideriamo tutti gli esseri umani, anche al di là del torto e della ragione, ciò che è chiaro a chiunque che essi sono: esseri umani, appunto.
    Vi chiediamo di lasciare passare la Flotilla, dunque, e ve lo chiediamo, certamente non per paura e, come dicevamo, nemmeno per sfida, bensì con rispetto e perfino vi preghiamo in nome dei vostri valori più sacri, perché la nostra compassione nel vedere tanta sofferenza non permette alla Flotilla di tornare indietro e a noi di smettere di starle accanto.
    Ai Governi occidentali, e a quello italiano in particolare, chiediamo di tutelare, senza se e senza ma, l’incolumità dei componenti della Flotilla e di chiedere con noi a Israele di lasciarli passare.
      A presto."

Movimento Nonviolento - Centro territoriale di Palermo

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