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"Chi ha cominciato?": è davvero questa la domanda risolutiva?

        “Hai cominciato tu!”, grida un bambino. “No, sei stato tu a cominciare!”, grida in risposta l’altro. E continuano a suonarsele. Nei conflitti bellici l’atteggiamento è lo stesso. Identico. Ogni Governo, in maniera uguale e contraria, dice che a cominciare è stato l’altro.  Tuttavia, questo non è ancora il peggio. Il peggio, in quanto contribuisce alla ratifica definitiva dell’idea della ‘necessità’ della guerra e addirittura alla sua estensione [1] , si realizza quando la stessa postura dei contendenti viene assunta dalle terze parti che, come tifoserie, si schierano con uno di loro attribuendo all’altro la responsabilità di avere, appunto, “iniziato”.        Tale atteggiamento si trasmette (sia pure solo tendenzialmente) dai Governi ai media e dai media alla gente comune, che, per qualsiasi fronte parteggi, lo fa con la pretesa di stare – per ricordare una frase usata e abusata – “dalla parte giusta della Storia”, dalla parte della G...

Per la Global Sumud Flotilla

APPOGGIO ALLA GLOBAL SUMUD FLOTILLA
  
AL GOVERNO ISRAELIANO, AL GOVERNO ITALIANO:

«Signori componenti del Governo di Israele (e Governi occidentali, e italiano in primis),
avevamo intenzione di scrivervi già da qualche giorno e le recentissime dichiarazioni del ministro Ben-Gvir ci inducono a farlo senza ulteriormente perdere tempo.
    Come saprete, la Flotilla è fatta di donne e uomini, giovani e meno giovani, che con piccole imbarcazioni forse non proprio tutte adatte ad affrontare i pericoli del mare intende portare viveri e medicine agli affamati di Gaza, civili tra cui moltissime donne e moltissimi bambini di cui già un numero fin troppo elevato ha pagato e continua a pagare il prezzo di un conflitto che potrebbe essere risolto – che potrà essere effettivamente risolto solo – con il cessate il fuoco e il dialogo.
      È fondamentale chiarire che il battere bandiera palestinese va riferito al fatto che è a loro che portano cibo e farmaci perché sono loro a trovarsi nelle misere condizioni che tutto il mondo vede.
 Chiariamo inoltre, senza mezzi termini, che noi e la Flotilla siamo del tutto distanti da qualsiasi idea di violenza (da qualsiasi parte essa possa provenire), figuriamoci di terrorismo come invece è stato detto! L’azione non intende essere nemmeno una sfida al Governo israeliano; intende solo portare a esseri umani ciò a cui in quanto tali hanno elementarmente diritto: sfamarsi e curarsi.
Chiediamo sì, a voi e a Hamas, di deporre le armi per arrivare ad un accordo, umano, rispettoso, equo, tra i due popoli, perché il diritto dei popoli comprende anche la pace a cui arrivare con mezzi pacifici; ma soprattutto, in questo momento, chiediamo a voi governanti di Israele di lasciare passare la Flotilla e farle svolgere il compito che vorreste fosse svolto anche per voi se la situazione si fosse presentata a parti invertite, con voi ridotti alla fame. Perché anche a parti invertite, ve lo assicuriamo, si sarebbe fatto lo stesso. Noi consideriamo tutti gli esseri umani, anche al di là del torto e della ragione, ciò che è chiaro a chiunque che essi sono: esseri umani, appunto.
    Vi chiediamo di lasciare passare la Flotilla, dunque, e ve lo chiediamo, certamente non per paura e, come dicevamo, nemmeno per sfida, bensì con rispetto e perfino vi preghiamo in nome dei vostri valori più sacri, perché la nostra compassione nel vedere tanta sofferenza non permette alla Flotilla di tornare indietro e a noi di smettere di starle accanto.
    Ai Governi occidentali, e a quello italiano in particolare, chiediamo di tutelare, senza se e senza ma, l’incolumità dei componenti della Flotilla e di chiedere con noi a Israele di lasciarli passare.
      A presto."

Movimento Nonviolento - Centro territoriale di Palermo

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