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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

In primo piano

La nonviolenza come energia politica, oltre la contrapposizione pace/guerra

       "Riconosciamolo: Tolstoj – che amo – ci ha rovinato. Con quel titolo monumentale, Guerra e Pace, ha incastonato due parole agli antipodi in un solo respiro, in un abbraccio tanto letterario quanto culturale. Ha svelato l’intimità dell’animo umano, sì, ma al prezzo di un fraintendimento che ci accompagna ancora oggi. Da allora - ovviamente non è solo Tolstoj il “responsabile” -, quasi senza accorgercene, abbiamo accettato un’idea tanto comoda quanto fuorviante: la pace è ciò che accade quando la guerra finisce.     E invece no. Se la pensiamo così la pace non accadrà mai. La pace non è l’opposto della guerra, né tantomeno il suo “dopo”. La pace non ha niente a che fare con la guerra e non sopporta questo binomio. Non è un vuoto - infatti si sa cosa è finito, ma nessuno sa cosa potrebbe iniziare - e non è una tregua. Guerra-tregua è un buon binomio. Pace non è accostabile: è come avvicinare due poli uguali di una calamita. È una realtà piena, viva, pr...

Daniele Lugli, una vita per la nonviolenza

Ministero della Pace: un'utopia concreta

La Corte Suprema Ucraina discute l'obiezione di coscienza

Per fermare la guerra, bisogna non farla

Bibliografia essenziale, suggerita da Andrea Cozzo

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